Settembre è oramai ad un passo e l’interrogativo sorge spontaneo: quale mercato immobiliare troveremo? Continuerà quell’aria frizzante di dinamicità e voglia di casa che ha accompagnato le giornate degli agenti immobiliari post lock-down, o lo scenario sarà diverso?
Il Decreto Legge “Liquidità” prevede che dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020, ovvero per 313 giorni, siano sospesi i termini previsti dalla normativa in materia di agevolazione per l’acquisto della prima casa. Tutto ciò al fine di evitare ai cittadini le difficoltà materiali che possono riscontrare in questo periodo di emergenza sanitaria.
Come sempre la presentazione dell’Osservatorio Immobiliare di Nomisma è stata foriera di rilevanti spunti di interesse, confermando la pregevole qualità del lavoro della società bolognese di rilevazioni e statistiche.
Tutti noi stiamo vivendo momenti di incertezza e preoccupazione, non solo per la salute nostra e dei nostri cari, che rimane sempre la cosa più importante, ma anche per il contesto socio economico che ci troviamo ad affrontare e che non ha ancora reso manifeste tutte le sue conseguenze. Nella giornata di ieri le borse sono crollate, PiazzAffari ha segnato il ribasso più violento della storia, e probabilmente altri ne seguiranno. Il rimbalzo tecnico di oggi poco attenua gli spasmi vissuti ieri dai risparmiatori. Il panico ha generato il caos, i parsimoniosi italiani hanno visto dissolversi migliaia di euro di risparmi, mentre la speculazione, perché c’è sempre qualcuno che ci guadagna, ha fatto il resto.
Anche il 2019 è giunto quasi al termine, mancano pochi giorni alla fine dell’anno e per il mercato immobiliare è ormai tempo di bilanci. Per le transazioni si chiude un altro anno con il segno positivo, ma, eccezione fatta per Milano, che sembra oramai competere in un campionato europeo svincolato dalle logiche del Bel Paese, i valori mostrano ancora lievi aggiustamenti verso il basso.
Il mercato immobiliare francese continua la sua corsa inarrestabile, nel corso dell’ultimo trimestre, secondo i dati diffusi da “Se Loger”, su fonte Fnaim, le transazioni sono aumentate del +9,8%, i prezzi hanno avuto un incremento del +3,1%, ed il margine di negoziazione si è oramai assestato attorno ad un fisiologico 4%.
La legge di Bilancio 2019, licenziata allo scadere dell’anno appena trascorso, regala, al mercato immobiliare la Cedolare Secca al 21% per gli immobili destinati a negozi.
Il Comma 59 disciplina questo nuovo istituto e prevede che il canone di locazione sui contratti stipulati nel 2019 con oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 di superficie fino a 600mq, escluse le pertinenze, e relative pertinenze locate congiuntamente, può, in alternativa rispetto al regime ordinario, essere assoggettato al regime della cedolare secca con aliquota al 21%.
Genova è una città strana, città di grandi contrapposizioni sociali, economiche, culturali e addirittura morfologiche. Città con una grande storia, monumenti di valore inestimabile, affascinante e labirintica. Ci sono città policentriche per nascita, altre per scelta, Genova lo è per motivi storici e per conformazione territoriale. Genova, con quel suo arco di 30 km che si affaccia sul mare e quelle due vallate, lunghe e strette, la Val Polcevera e la Val Bisagno, che ne fanno un corridoio verso il nord più profondo, ricorda un “p greco” rovesciato.