Massimo Segalerba, 25 anni da agente immobiliare: evoluzione, sfide e futuro della professione.

Gli inizi: quando tutto era carta, fax e telefono.

Il 28 agosto 2000 ho iniziato a tempo pieno il mio percorso da agente immobiliare. Ricordo ancora le prime giornate in ufficio: gli annunci si cercavano sui giornali, le telefonate erano lo strumento principale di contatto e il fax occupava un ruolo fondamentale. Internet c’era, ma veniva usato ancora poco nel settore immobiliare e nessuno immaginava quello che sarebbe diventato. Guardando indietro, sembra quasi un altro mestiere rispetto a quello che svolgiamo oggi. Eppure, il filo conduttore è rimasto lo stesso: accompagnare al meglio le persone in una delle decisioni più importanti della loro vita, quella legata alla casa. Il luogo dove trascorreranno il resto della Vita.

Negli anni ho raccontato diverse volte alcune tappe di questa trasformazione. Ad esempio, nel 2017 avevo già descritto in un articolo il passaggio “dalla carta stampata al telematico”. Rileggerlo oggi dà la misura di quanto fosse già evidente il cambio di paradigma che stavamo vivendo.

 

Dal cartaceo al digitale: la rivoluzione della comunicazione

Negli anni successivi, il settore immobiliare ha vissuto una vera e propria rivoluzione che prosegue sempre più veloce, ancora oggi.
I portali immobiliari hanno trasformato il modo di cercare e pubblicizzare le case, offrendo una vetrina sempre aperta e raggiungibile da chiunque, ovunque. Le email hanno sostituito gran parte dei contatti telefonici e cartacei, accorciando le distanze e velocizzando la comunicazione.

Un passaggio fondamentale è stato quello dalle fotografie stampate a quelle digitali. Oggi sembra scontato, ma poter mostrare un immobile con immagini a colori, luminose e aggiornate in tempo reale ha reso gli annunci più immediati e realistici. A questa evoluzione si sono aggiunti strumenti che allora sembravano fantascienza: i virtual tour, i video di presentazione e la diffusione capillare sui social network.

 

Un mestiere che cambia volto: dall’intermediario al consulente

Se agli inizi l’agente immobiliare era visto soprattutto come un mediatore, un professionista che si pone tra chi vende e chi compra, oggi il ruolo è molto più articolato, molto più importante e che ha bisogno di capacità, conoscenza approfondita della materia, una formazione costante per essere sempre aggiornati, ad esempio, sulle nuove normative e la capacità di mettere assieme più “materie” e competenze.

La nostra professione è diventata un punto d’incontro tra diverse skills:

  • Consulenza finanziaria, grazie alla collaborazione con istituti di credito e mediatori.
  • Marketing digitale, con strategie sempre più mirate e la gestione quotidiana di canali social e contenuti online.
  • Presentazione multimediale degli immobili, che comprende video, tour virtuali e fotografie professionali.
  • Networking con professionisti e partner, indispensabile per offrire un servizio completo a chi si affida a noi.

La tecnologia ha modificato gli strumenti, ma non ha sostituito la parte più importante: la relazione con le persone. È l’ascolto delle esigenze, la comprensione dei desideri e la capacità di guidare i clienti in un momento cruciale della loro vita – la scelta della casa – ciò che continua a fare ancora – e penso ancora a lungo – la differenza.

Già in un articolo del 2018 mi ero soffermato proprio su questo, cercando di rispondere alla domanda “Chi era, chi è e cosa farà l’agente immobiliare” . Quello che scrissi allora oggi trova ulteriore conferma: la nostra figura è in continua evoluzione, ma la centralità della persona rimane immutata.

 

Il futuro che verrà

Oggi il mercato immobiliare guarda avanti, e con esso deve guardare avanti anche chi ci lavora ogni giorno. Le sfide dei prossimi anni sono già delineate:

  • Case green e sostenibilità, sempre più richieste dai clienti e incoraggiate da normative europee.
  • Digitalizzazione avanzata, con l’uso di intelligenza artificiale, data analytics e strumenti di realtà virtuale che stanno già entrando nella pratica quotidiana.
  • Nuove forme di investimento, come la sharing economy, le locazioni turistiche e i modelli di utilizzo flessibile degli spazi.

L’agente immobiliare del futuro non sarà un semplice tramite, ma un professionista capace di interpretare i dati, accompagnare le persone in scelte più complesse e guidare investitori e famiglie in un mercato in costante cambiamento.

 

25 anni dopo: uno sguardo avanti

Festeggiare 25 anni di attività non significa solo guardarsi indietro. Significa soprattutto domandarsi cosa ci attende nei prossimi 25.

Il mestiere continuerà a cambiare, e con lui gli strumenti. Ma una certezza rimane: le persone continueranno ad avere bisogno di qualcuno di fiducia che sappia accompagnarle nella scelta più importante, quella della casa.

Il mio percorso lo dimostra: tecnologie, mercati e tendenze si trasformano, ma la passione per il lavoro e il rapporto umano restano la chiave del successo. E così, dopo un quarto di secolo, posso dire che il viaggio continua… con la stessa energia e la stessa curiosità del primo giorno.

 

Massimo Segalerba lavora come agente immobiliare nella sua Genova presso l'omonima agenzia fondata assieme al fratello Fabrizio. Vice Presidente Provinciale Fiaip, è molto attento alle innovazioni tecnologiche che investono il settore immobiliare. Massimo scrive in questo blog perché considera il dialogo con le persone e con il mercato una priorità per l'agente immobiliare moderno.