Agente immobiliare. Chi era, chi è, cosa farà.

Ma soprattutto, al giorno d’oggi, è ancora utile?

“È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza”. Questo è quanto troviamo nel codice civile, art. 1754, ma nella realtà vi siete mai chiesti che cosa fa un agente immobiliare?

Sono passati ormai 20 anni da quando ho intrapreso questa professione, pertanto, in questo articolo del blog, parlerò in prima persona di come ho visto cambiare il settore come questo mondo mi sta cambiando e quali sono le giornate tipo di un agente immobiliare.

Voglio essere Armando Feroci?

Quando decisi di intraprendere questa attività, l’immagine che avevo dell’agente immobiliare era di una persona alla Armando Feroci, il mediatore interpretato da Carlo Verdone nel film “Gallo Cedrone”. Ricordate? Armando era un abile venditore, capace di incantarci con la sua parlantina e che, per il semplice fatto di aprire una porta, guadagnava tanti soldi. O almeno ci provava.

Nell’immaginario collettivo, una figura paragonabile ad un dinosauro che cerca di convincerti a comprare il suo prodotto ad ogni costo, senza preoccuparsi che l’immobile fosse pericolante e sotto sequestro. Una pessima figura, forse dovuta ad una cattiva pubblicità di un tempo ormai passato.

Questa figura alla Armando Feroci non mi apparteneva all’epoca e non mi appartiene, a maggior ragione, oggi. Volevo riuscire a svolgere la professione di agente immobiliare in modo consapevole e responsabile.

Gli anni 2000

Il passaggio Lira/Euro, l’avvento sempre più prepotente di internet nel panorama mondiale, rappresentano il primo punto di svolta per l’agente immobiliare.

Tanti miei colleghi credevano che tutta questa ventata di novità, non avrebbe comportato nulla di nuovo, perché loro avevano sempre “fatto così”, e di certo non poteva essere la tecnologia a cambiarli.

Erano tempi in cui bisognava metabolizzare che qualcosa stava cambiando e, allo stesso tempo, anche noi stavamo cambiando.

I giorni nostri

Oggi la giornata tipo di un buon agente immobiliare non è più quella di un qualsiasi mediatore seduto ad una scrivania in attesa degli eventi. Il nostro quotidiano è fatto da relazioni, formazione, big data, sviluppo tecnologico.

Le relazioni per un agente immobiliare sono alla base del suo successo. In un paese dove, ancora oggi, il passaparola rappresenta una delle forme pubblicitarie migliori, le relazioni vanno coltivate e sviluppate attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione. Già, perché non c’è solo il caro vecchio telefono a tenerci compagnia, ma le relazioni le sviluppiamo anche e soprattutto attraverso i social e la nostra presenza su queste piattaforme. Semplicemente comunicando.

La formazione non può e non deve mancare. In un mondo dove si cerca sempre di più il contatto con persone qualificate, in grado di saper risolvere i problemi e non di crearne di nuovi, è mio interesse formarmi costantemente. Non si può e non si deve improvvisare.

Consiglio, pertanto, di chiedere ad un agente immobiliare quanto tempo dedica alla propria formazione, perché se ciò avviene in modo costante, sporadico o non avviene proprio, ci deve far capire che tipo di professionista abbiamo davanti, se è proprio questa figura che vogliamo scegliere come nostro consulente. Ricevere formazione ci aiuta a trasmettere al cliente qualcosa di utile e pratico, sempre.

Big data e sviluppo tecnologico rappresentano un nuovo aspetto del nostro lavoro.

Abbiamo dovuto comprendere le abitudini dei nostri clienti e ad anticipare le loro esigenze. Ci siamo dovuti calare nel ruolo di consulenti, a volte anche di psicologi. Si, perché comprare casa, non è così semplice come lo voleva far sembrare Armando Feroci, ma è un percorso complesso che se non supportato da capacità e comprensione, rischia di essere un’esperienza traumatica.

Competenze e responsabilità

Tra le nostre competenze e responsabilità non rientra solo il saper predisporre piani marketing efficaci, ma dobbiamo essere in grado di sapere verificare tutta la documentazione dell’immobile, redigere un preliminare, individuare eventuali problematiche e, possibilmente, risolverle.

Tuttavia, per arrivare a far tutto ciò, dobbiamo saper fare la cosa più difficile: una corretta valutazione. Diffidate di chi promette di realizzare cifre da primi anni 2000. Fidatevi invece di chi, dati alla mano, vi fa capire quale è la situazione odierna di mercato.

L’agente immobiliare certificato

Lavorare all’interno di un’agenzia immobiliare con un sistema certificato ISO 9001 e con agenti immobiliari fedeli alla prassi, è sinonimo di garanzia e tranquillità per il cliente nell’affrontare un acquisto tra i più impegnativi della propria vita.

E per chi si appresta a intraprendere questo lavoro, sappia che non ci sarà modo di potersi annoiare, perché se svolto con passione, il mediatore è il lavoro più bello del mondo!

Passaparola…

Massimo Segalerba lavora come agente immobiliare nella sua Genova presso l'omonima agenzia fondata assieme al fratello Fabrizio. Consigliere Provinciale Fiaip, è molto attento alle innovazioni tecnologiche che investono il settore immobiliare. Massimo scrive in questo blog perché considera il dialogo con le persone e con il mercato una priorità per l'agente immobiliare moderno.