Secondo una recente ricerca della Commissione Europea, il 75% del parco immobiliare all’interno dell’UE è inefficiente sotto il profilo energetico.
Circa il 35% degli edifici ha più di 50 anni e consuma il doppio rispetto ai modelli più moderni. Molte abitazioni sono ancora riscaldate con impianti che utilizzano combustibili fossili inquinanti, come carbone e petrolio. Senza tenere conto delle infrastrutture.
In Italia, secondo i dati Enea, il settore civile è responsabile di circa il 45% dei consumi finali di energia e dei 17,5% delle emissioni dirette di anidride carbonica del nostro Paese. Oltre al classico ecobonus, che prevede fino al 2024 uno sconto fiscale al 50 o al 65% per migliorare l’efficienza energetica di un immobile, un grosso aiuto potrebbe inoltre arrivare dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede quasi 30 miliardi di euro da destinare all’efficientamento energetico e alla riqualificazione degli immobili pubblici e privati.
In questo contesto risulta molto importante il ruolo svolto dall’edilizia, da diverso tempo chiamata a intraprendere un percorso di transizione energetica, che possa favorire un cambio di rotta sul fronte del preoccupante fenomeno legato ai cambiamenti climatici.
Smart city
Fortunatamente qualcosa è cambiato e sono sempre più numerose le amministrazioni comunali che studiano soluzioni da smart cities.
Le grandi capitali europee da Parigi ad Amsterdam, da Milano a Copenaghen, puntano a realizzare un modello di città più sostenibile attraverso azioni che vanno dalla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, alla limitazione degli sprechi, fino a un uso più consapevole di nuove materie prime.
La “maglia rosa” spetta di diritto a Berlino, dove in un quartiere centrale sono stati recentemente cotruiti 90 appartamenti tutti interconnessi, accessibili con una card magnetica, alimentati a energia rinnovabile e dotati di domotica, oltre che di parchi verdi, piste ciclabili, accesso rapido ai mezzi pubblici.
Anche Genova, grazie ai fondi del Pnrr, ha avviato un imponente processo che punta a trasformare la città, migliorandone la logistica, le infrastrutture e i collegamenti sia con le regioni vicine che a livello internazionale, ed è frutto di un vasto piano di sviluppo strategico messo a punto dall’amministrazione comunale.
Genova verso l’Europa
Risorse che puntano a valorizzare la città quale snodo chiave per l’Italia e l’Europa, facendo leva sullo sviluppo del suo porto e delle infrastrutture, visto che da Genova parte anche il tracciato del Terzo valico ferroviario diretto a Rotterdam.
L’obiettivo primario è la costruzione di una nuova diga foranea per assicurare l’accesso in sicurezza nello scalo alle grandi navi portacontainer di ultima generazione, ma il nuovo rinascimento della “Superba” passa anche attraverso la realizzazione di un tunnel sub-portuale, che servirà a collegare il nodo di Genova Ovest col centro della città: inizio lavori previsto nella seconda metà del 2023.
L’obiettivo più interessante nell’ambito di un percorso di transizione green ed efficientamento energetico resta però la realizzazione del primo porto europeo completamente de-carbonizzato e l’allestimento sul territorio di un data center per il cloud nazionale, dato che la città è stata scelta come landing area di due moderni cavi internet per il trasporto di dati digitali: quello di Telecom Italia Sparkle e quello di Equinox e Vodafone.
È atteso poi il placet governativo all’avvio dei lavori della Gronda autostradale di Ponente. A questo vanno aggiunti i lavori già avviati relativi al Waterfront di levante, la riqualificazione della Hennebique e dell’area ex Miralanza.
Mentre lo Skytram in Valbisagno permetterà di accorciare le distanze tra la periferia ed il centro città riducendo l’uso dei mezzi privati.
Chi investe a Genova?
Insomma ci sono tanti buoni motivi per pensare a Genova come un’ottima opportunità dove concentrare i propri progetti immobiliari, per questa ragione numerosi investitori milanesi hanno iniziato ad acquistare nella nostra città. Per curiosità professionale chiediamo cosa li spinge fino a noi, la risposta è sempre la stessa: ottime opportunità, rapporto prezzo/valore vantaggioso e “il futuro alle porte”.
La loro visione è lungimirante e ci conferma ogni volta che la prospettiva non è più distante.